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venerdì 31 gennaio 2020

RESTITUZIONE PUNTUALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CONCOREZZO (29/1/2020) - C'eravamo anche noi


COMPLETIAMO IL SUNTO DI IERI.

Molto deludente. Di fronte alle continue inadempienze di Asfalti Brianza il sindaco Capitanio di Concorezzo che, ricordiamo, potrebbe chiudere o far delocalizzare immediatamente l'Azienda solo lo volesse (in quanto azienda insalubre di prima classe) ci ha raccontato più o meno la solita narrazione: vedremo la Procura; ci incontremo in Prefettura ecc. Ci ha spiegato ancora, ma anche questa volta non nei dettagli, la sequela dei controlli previsti, formalmente corretti ma temiamo sostanzialmente sbagliati ed inutili per modi e soprattutto tempi. Ha commentato con qualche sorriso imbarazzato la presa di posizione autonoma dei  sindaci di Agrate e Brugherio. Ha dovuto ammettere che in effetti oltre a tutte le altre manchevolezze ancora dopo la scadenza del 24/1/2020 Asfalti Brianza non ha sgomberato neppure i rifiuti che violavano la distanza di 200 m. dal pozzo di Brianzacque previsti dalla legge (altra cosa che finora veniva sottaciuta).
Quanto ai tempi dello smaltimento della montagna Capitanio ha detto che spera che si realizzi entro la prossima estate (sic!)..


10:20 - 10:22 Intervento di Trussardi per criticare il fatto che si parli di AB solo alla fine.
10:22 - 10:26 Borgonovo risponde seccato
10:26 Intervento di Capitanio che da gli aggiornamenti su Asfalti Brianza
Dice che rispetto alla salubrità dell'acqua Brianzacque ha garantito che i campionamenti non hanno rilevato inquinamento. Peraltro Brianzacque avrebbe utilizzato cautele particolari inserendo FILTRI AI CARBONI ATTIVI (misura che, osserviamo noi, Asfalti Brianza si guarda bene dall' assumere  per le proprie emissioni e che nessuno le impone di fare!)
Resta ancora aperta la DIFFIDA da parte di ATO MB per la mancanza di un progetto per gli scarichi meteorici di  prima pioggia, non gestiti in modo corretto. Nota: Asfalti  Brianza ha precedentemente risposto (Conferenza dei servizi del 23/1/2020) di aver sistemato tutto nel 2016 salvo dover "provvisoriamente" (dal 2016 a oggi) scaricare nella fognatura di privati in attesa della realizzazione della fognatura in Via Adda. Domanda: dal 2016 ad oggi chi ha fatto/non fatto verifiche su questa situazione?
Quanto alla salubrità dell'aria Capitanio dice che sono stati eseguiti tre cicli di campionamenti passivi. Poi il 20/1 e il 21/1/2020 sono stati effettuati campionamenti al camino. Noi in proposito  dobbiamo osservare che, come previsto, in quei due giorni il nostro modulo ha raccolto si  e no  una sola segnalazione per lieve odore a  fronte di un migliaio di segnalazioni di luglio e agosto 2019.  Evidentemente questo protocollo di controlli ha qualche falla. Il tema è  che a luglio e agosto, col fiato della Procura ormai sul collo Asfalti Brianza ha dato fondo a tutte le sue giacenze mentre ora subisce controlli concordati, va a regime ridotto, temperature basse, uso delle sole materie prime senza aggiunte (salvo "additivi" di non nota composizione e dalle altrettanto ignote ricadute sulla salute) ecc. Non proprio le sue attività standard.
Capitanio ha poi detto che è stato (finalmente) sottoscritto il protocollo con la Polizia Locale di Monza e che i cittadini, in caso di picchi di fastidio potranno allertare gli agenti che accorreranno con il "canister" (naso elettronico).
I risultati di tali campionamenti dovrebbero essere disponibili dai primi di febbraio e verranno discussi al Tavolo della Prefettura cui il Sindaco di Concorezzo ha chiesto anche la  partecipazione di ATO MB (per le questioni di salubrità delle acque) e i Vigili del Fuoco (per le questioni relative alle autorizzazioni antincendio). 
Capitanio ha per la prima volta chiarito che la richiesta di modifica dell'AUA (da analizzare in Conferenza dei servizi il 10/1 e poi prorogata al 23/1/2020) aveva la finalità di consentire lo smaltimento della montagna di fresato utilizzandolo nella produzione. Quindi nulla che avesse la finalità di ridurre o contenere le emissioni e la tutela della salute. La stessa finalità prevalente (cioè lo smaltimento dei rifiuti) avrebbe motivato anche la riapertura "parziale e sperimentale" dell'azienda da parte della Procura della Repubblica. 
Del resto anche la prima ordinanza (13/8/2019) ci sembra avesse la sola finalità di cambiare il bruciatore, tanto che solo questo è stato fatto (con la pretesa oltretutto di aumentare di 4 volte le emissioni per consentirne l'aspirazione dall'area di produzione e carico).  
La rinuncia alla nuova AUA da parte di Asfalti Brianza ripristina, chiosa Capitanio, le condizioni in essere precedentemente,  cioè vale l'AUA di prima. Sulla carta Asfalti Brianza torna alla produzione "ridotta e sperimentale "(?) decretata dalla Procura e non può fare uso di fresato ma deve produrre solo da materie prime.
Poi Capitanio ha relazionato sul cronoprogramma presentato da Asfalti Brianza per lo smaltimento. Tale programma doveva concludersi il 24/1/2020. Avvicinandosi la data Asfalti Brianza aveva richiesto l'ennesima proroga accampando come giustificazione il maltempo e la difficoltà di trovare cave disponibili ad accogliere i rifiuti. Il Comune  non avrebbe assentito a tale richiesta. Ma visto che ora "si spera" che la montagna sparisca "entro la prossima estate" pare di capire che la proroga qualcuno alla fine l'abbia accordata.
Rispetto al mancato smaltimento Capitanio dice  che sia per il  mancato rispetto dell'ordinanza del 13/8/2019 (messa in opera del nuovo bruciatore e altre modifiche impiantistiche) sia per il mancato rispetto dell'ordinanza sullo smaltimento rifiuti il Comune, espletato un sopralluogo che ha  riconosciuto in modo formale il mancato rispetto delle indicazioni date si accinge entro una o due settimane a comunicare notizia di reato all'autorità giudiziaria che deciderà poi quali sanzioni (civili o penali) vadano erogate.
Nulla ha detto Capitanio di come siano avvenuti finora lo smaltimento e soprattutto la "caratterizzazione" dei rifiuti. Capitanio stesso aveva affermato che la polizia locale di Concorezzo non era in grado di supervisionare h 24 le operazioni per cui ci si era limitati a chiedere ad AB di segnare in un registro gli orari di smaltimento effettuando poi visite a campione. Una procedura che ci era sembrata assai poco adeguata. Si era parlato dell'invio di campioni a un laboratorio di Brescia ma non era chiaro chi lo avesse incaricato e non vi sono state restituzioni in merito agli esiti.
CAPITANIO HA COMUNICATO CHE NEPPURE LA FASCIA DI RISPETTO DEI 200 METRI PREVISTA DALLA LEGGE PER IL POZZO DI BRIANZACQUE E' STATA ADEGUATAMENTE LIBERATA, anche se, ha aggiunto, il lavoro è stato eseguito oltre il 90%. Pare di capire che d'ora   in poi AB opererà col compasso tenendo pulita l'area strettamente necessaria mentre per il resto della montagna, ha detto il Sindaco, è difficile proporre tempi anche per via delle indagini della Procura. Si spera, ha concluso, che la montagna sia smaltita entro la prossima estate (sic!).
Poi Capitanio ha riferito sulla questione "molestie olfattive" e procedura da DGR 3018. Con una decisione che condividiamo tali interventi sono stati rinviati (ora la produzione è bassa, le finestre chiuse e l'inquinamento diffuso è pesante).

1:43 Intervento di Francesco Facciuto de "La Rondine". In primo luogo ha fatto rilevare che una tale marea di informazioni offerte dal sindaco in assenza di comunicazioni preventive vanifica la funzione di dialogo e controllo dell'opposizione, totalmente esclusa dalla partecipazione ai tavoli .
Partecipazione che viene ulteriormente richiesta.
Facciuto ha confermato l'impressione che Asfalti Brianza con la sua montagna di rifiuti tenga in ostaggio l'amministrazione di Concorezzo. Nel precedente consiglio comunale il sindaco sembrava aver indicato la scadenza del 24/1 per lo smaltimento rifiuti come assolutamente inderogabile. Dunque ci si attendono sanzioni decise.
Intanto si rileva che i 200 m. di rispetto dal pozzo sono stati violati e questo oltre ad una violazione di legge si configura anche come violazione urbanistica.
Facciuto osserva poi che il piano di campionamento emissioni non sembra adeguato se è vero che il 20 e 21/1 si sono registrate pochissime segnalazioni (a fronte delle quasi mille di luglio e agosto 2019).
Osserva poi che Brianzacque usa filtri ai carboni attivi e AB no. Chiede anche commenti sulla lettera dei sindaci di Agrate e Brugherio a Procura e Prefettura.
10:51 Risposta di Capitanio - Già sui giornali Capitanio aveva commentato che gli altri sindaci scrivono mentre lui ci va di persona. Questa volta sostanzialmente dice che "sono liberi di fare"  e fa intendere che gli altri sondaci hanno bisogno di visibilità.
Conferma la totale collaborazione delle varie istituzioni (finalmente, dopo 5 anni  e mezzo, diremmo noi!).
Alla questione delle sanzioni ecc. ribadisce quanto detto  prima (comunicherà notizia di reato e la  decisione sarà dell'autorità giudiziaria). Per lui non c'è in atto alcun ricatto da parte dell'azienda che anzi in  questa situazione di produzione ridotta ci perde (ma noi ci chiediamo se è proprio vero in questo periodo).
Dice che se l'azienda riaprisse a pieno regime si rifaranno i controlli. Del resto - dice - non
credo che la gente avrebbe apprezzato 4 o 5 settimane di pieno regime per fare analisi. Cosa che a noi non risulta vera perché basterebbe un solo giorno di analisi nel camino con impianto a massimo regime per capire cosa viene emesso.
Capitanio ha poi ricordato che al suo insediamento aveva subito convocato Azienda e Comitati e concordato nuove misure: bruciatore (da mettere subito); filtri e cappe ( entro settembre).
L'intervento della Procura poi ha inevitabilmente bloccato questo iter. A suo tempo si era lamentato di quello della Provincia che voleva analizzare meglio la questione del bruciatore (stop bypassato con l'ordinanza del 13/8/2019).
Ad oggi comunque - ha detto  - l'impianto non è stato messo a regime e Asfalti Brianza non ha potuto produrre nuovi dati sulle emissioni (era una ennesima richiesta di autocertificazione?).

11:03 replica Facciuto - Gli esponenti de "La Rondine" hanno per l'ennesima volta chiesto una specifica seduta di Consiglio comunale dedicata alla vicenda Asfalti Brianza e ad una analisi più puntuale delle carte e di quanto fatto in questi 5 anni e  mezzo. Il sindaco a questo  punto ha preferito lasciare la parola a Borgonovo (!). Il quale, in particolare col supporto della consigliera della Lega Musetta ha rivendicato la bontà della scelta di una assemblea pubblica come strumento di massima partecipazione. Entrambi hanno manifestato l'intenzione di chiamare alla partecipazione anche i comitati, tra i quali hanno dovuto necessariamente citare anche il nostroIn particolare la Musetta ha citato il Comitato Tutela terra, acqua e mare di Concorezzo.

Chiarimento rispetto al nostro Comitato 
Cogliamo l'occasione per chiarire ancora una volta che fino al tavolo del 4 Luglio 2019 noi abbiamo sostenuto in buona fede la scelta dei tavoli di dialogo con l'azienda. Quando tra luglio e Agosto 2019 Asfalti Brianza ha riempito di miasmi  asfissianti le case di Sant'Albino e San Damiano abbiamo convocato due assemblee pubbliche (2/8 e 2/9/2019).  Nonostante il nostro pressante invito nessuno degli esperti che avevano  animato i tavoli, proposto modifiche impiantistiche e scelto i tecnici si è presentato. Per inciso tra le carte cui abbiamo avuto accesso non ci risulta al momento alcun curriculum né lettere d'incarico che possano suffragare il ruolo di indirizzo assunto ai tavoli da queste persone. All'esplodere dell'inquinamento ci siamo interrogati e abbiamo in pochi  minuti letto abbondante materiale sui precorsi della proprietà di Asfalti Brianza. Per cui vorremmo chiarire che quello che oggi si sta battendo per fare chiarezza sulla questione Asfalti Brianza è IL COMITATO DI QUARTIERE SANT'ALBINO E SAN DAMIANO CHE HA QUESTA CONFIGURAZIONE DA UNA DECINA D'ANNI. Nessun altro può decidere chi sono i membri e gli eventuali rappresentanti del Comitato sui tavoli. 

Fatta questa ennesima precisazione diciamo che la maggioranza ha denunciato la richiesta di uno specifco consiglio comunale come una pretesa violazione della democrazia, arroccandosi a difesa del presidente Borgonovo il quale si è sentito ( a torto) vittima di un processo (vedi 11:17).
Zaninelli ha osservato che di AB si è parlato anche troppo (11:24  e poi 11:29). Sipione, forse infastidita da qualche brusio del pubblico ha osservato (un invito?) che oggi il consiglio comunale si può vedere comodamente sul divano.
Evidentemente non solo nel pubblico (a volte giustificabile nelle sue intemperanze per anni e anni di disagi e delusioni) c'è poca dimestichezza con i metodi di una autentica democrazia.
In compenso la maggioranza ha sventolato lo specchietto per le allodole di una futura assemblea pubblica (peraltro già promessa da tempo e mai realizzata) in cui chiamare "il popolo"  (ignaro delle carte e facilmente cammellabile) ad assolvere l'eventuale Barabba di turno e a crocifiggere quanti da anni stanno combattendo inquinamento e malaffare connesso.

CQSASD




c'eravamo anche noi






MERCOLEDI' 5/2/2020 (ORE 18.30 - 20) - Tutti alla Consulta con l'Assessore all''ambiente Sassoli











Deleghe: Sviluppo del territorio, Urbanistica, Edilizia privata, Ambiente, rapporti con Associazioni di categoria, Pari opportunità


Molto importante presenziare (non ostante l'orario). 

Molte le questioni sul tappeto:
1) Rilancio (si spera) dell'impegno della giunta  di Monza sulla vicenda ASFALTI BRIANZA.
2) messa in atto della promessa di vietare il traffico pesante nel tratto da Malcantone ad Offelera (a tutela soprattutto dei  bambini di scuola elementare e materna).
3) disincentivazione del traffico di passaggio nel quartiere da parte di quanti così aggirano le arterie principali.
4) barriera alberata verso Viale Industrie
5) Fascia  verde a nord del quartiere
6) Bonifica area sequestrata in Via Offelera.
7) Contrasto degrado, abusivismo e illegalità nella vasta area agricola a est di Via Adda e avvio di un vero Parco fruibile dai cittadini.

Dati i tempi di pubblicizzazione pare impossibile rispettare la scadenza indicata sul volantino per la presentazione di suggerimenti. Confidiamo che i cittadini possano proporre i loro 
interventi anche durante la riunione di consulta.
Per il resto leggete sotto le nostre richieste del maggio 2019.
Non è che da allora si sia fatto molto...
CQSASD





Volantino di convocazione Consulta








articolo 16/5/2019

giovedì 30 gennaio 2020

Classificazione Industrie Insalubri


dal sito del Comune di Villasanta
 
Definizione di Industria Insalubre (Art. 216 Testo Unico Leggi Sanitarie)

Le manifatture o le fabbriche che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che sono pericolose per la salute degli abitanti sono suddivise in due classi. La prima classe comprende quelle che devono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni; la seconda quelle che richiedono speciali cautele per l’incolumità del vicinato.
NB. Una industria o manifattura inscritta nella prima classe viene autorizzata nell'abitato, se l'industriale responsabile prova che, per l'introduzione di nuovi metodi o speciali cautele, il suo esercizio non reca danno alla salute del vicinato.
Chiunque intende attivare una fabbrica o una manifattura con queste caratteristiche deve, entro i quindici giorni precedenti, avvisare per iscritto il Comune. L’Amministrazione Comunale ha la facoltà, nell'interesse della salute pubblica, di vietarne l'attivazione o di subordinarla a determinate cautele.
Elenco Industrie Insalubri (Decreto Ministeriale 5 settembre 1994)
Le industrie insalubri possono essere di 1^ e/o 2^ classe a seconda delle sostanze chimiche, dei prodotti, dei materiali e della soglia quantitativa riferita alle varie fasi interessate dall’attività industriale.
Per le attività classificate come 1^ classe è necessario ottenere l’autorizzazione alla permanenza nell’abitato, che viene rilasciata qualora il titolare dimostri che sono state introdotte le migliori tecnologie per non recare danno alla salute e molestia al vicinato.

Allegati:

Decreto Ministero Sanità 5 Settembre 1994


Pubblicato il   martedì 16 settembre 2008




da concorezzo.org




Fumi al Malcantone, ecco i consigli dell'esperto

fumi.jpgConcorezzoRiceviamo e pubblichiamo il contributo del biologo Remo Egardi, in merito alla necessità di controlli accurati per le ditte "insalubri", partendo dal caso delle esalazioni denunciate dai cittadini in zona Malcantone. Il contributo evidenzia possibili rischi nelle emissioni delle ditte che producono conglomerati per asfalti, senza alcuna diretta connessione con il caso del MalcantoneFoto di repertorio

Dopo gli articoli apparsi su “Concorezzo.org” e ”Il Giornale di Vimercate” riguardanti molestie olfattive che potrebbero essere riconducibili alle emissioni della ditta Brianza Asfalti s.r.l.(di seguito B.A.), credo sia giusto fare una concreta, seppur succinta, analisi del fenomeno che interessa gli abitanti di Concorezzo e una zona di Monza confinante.  
Iniziamo con lo specificare cosa sono gli odori e quanto possono influenzare la qualità di vita e la salute di chi li subisce.
 “Gli odori sono sostanze chimiche che stimolano gli organi dell’olfatto, quando giungono alle cellule dell’odorato avviene una reazione chimico fisica che provoca la stimolazione del nervo olfattivo. Lo stimolo, trasmesso al cervello, determina percezioni diverse a seconda della sostanza e della sua concentrazione”. 
Un odore può stimolare positivamente i nostri centri nervosi (pensate alla cosiddetta “ acquolina” provocata dal profumo di un piatto invitante), può anche infastidirci senza importanti conseguenze (cavolfiore cucinato occasionalmente), può superare la cosiddetta “normale tollerabilità” (ristorante che quotidianamente cucina, sotto le nostre finestre, cavoli mezzogiorno e sera) e può anche configurarsi, oltre alla molestia olfattiva, come un vero e proprio “inquinamento atmosferico” con possibili conseguenze sulla salute.  
Dobbiamo perciò distinguere ciò che, definito genericamente “odore”, può creare disagi con improbabili conseguenze sanitarie, da sostanze odorigene nocive per uomo, animali e ambiente.   Per quest’ultima categoria i ricercatori e i legislatori si sono sforzati di fissare limiti di tollerabilità.  Ricordo però che non esistono sostanze o energie indifferenti per un essere vivente, perché le molecole che non si inseriscono nel bilancio metabolico fisiologico, sono sempre dannose e meramente convenzionali sono gli standard di accettabilità di singoli inquinanti chimici o fisici.
Gli odori costituiscono uno dei più rilevanti aspetti negativi di impatto di molti impianti industriali e artigianali collocati in prossimità di aree residenziali e si configurano come un problema sempre più diffuso sul territorio. A Concorezzo il fenomeno risulterebbe rilevante per l’ impianto di lavorazione bitume e  produzione conglomerati bituminosi della B.A..  Le segnalazioni giunte agli Uffici competenti del Comune, da parte di centinaia di cittadini che hanno anche firmato una richiesta di intervento, riguardano odori acri e di forte intensità che obbligano alla chiusura di porte e finestre con notevoli disagi soprattutto durante la bella stagione. Prevalente l’odore tipico di “bitume”. Le segnalazioni di disagio olfattivo e di sintomi respiratori, si concentrano soprattutto nel periodo estivo e riguardano anche le ore notturne complicando notevolmente il problema.
B.A. rientra nell’Elenco delle aziende Insalubri di 1° Classe. “Le aziende vengono inserite nell’elenco quando producono vapori o gas o altre esalazioni insalubri o che possono essere in altro modo pericolose alla salute degli abitanti. Devono essere isolate nelle campagne e tenute lontano dalle abitazioni per l’incolumità del vicinato”.
B.A. è inserita in un contesto oggettivamente critico, sicuramente situata fuori dal centro di Concorezzo ma certamente non isolata nelle campagne. E’ infatti circondata da uffici, attività di ristorazione e unità abitative   ( prime abitazioni del territorio comunale a 120 m. dall’impianto), 3 attività di ristorazione (rispettivamente a 90 m. e 150 m. dall’impianto) uffici commerciali in stretta vicinanza. 

DOTTORESSA MAZZARELLA - ERRATA CORRIGE

CONTRARIAMENTE A QUANTO ANNUNCIATO      

Giovedi 30   Gennaio

L’AMBULATORIO   TERRA’ IL SOLITO ORARIO dalle ore 9 alle  ore 12


Dottoressa Antonella Mazzarella

martedì 28 gennaio 2020

MERCOLEDì 29/1/2020 ORE 20.45 SIAMO ATTESI AL CONSIGLIO COMUNALE DI CONCOREZZO. CERCHIAMO DI NON MANCARE!












MA  CHI "DENIGRA" IL SINDACO DI CONCOREZZO?



Tutta la nostra solidarietà a "La Rondine" ...anche se i sindaci di Concorezzo continuano  a "profondere sforzi" dal 2014 😏. 



La Rondine Concorezzo
4 h
ASFALTI BRIANZA. "DENIGRARE" NON FA PARTE DELL'AZIONE POLITICA.
Il Giornale di Vimercate dedica due pagine alla vicenda di Asfalti Brianza, raccontando i rinvii e i "colpi di scena" dell'ultima settimana. Ritorneremo sul punto domani, in occasione del Consiglio Comunale.
Oggi vogliamo soffermarci sulle dichiarazioni del Sindaco, rilasciate alla stampa. Eccone un breve estratto:
"Capisco che denigrare l'operato di un'Amministrazione faccia parte dell'azione politica, ma credo che si debbano anche riconoscere gli sforzi profusi nelle ultime settimane."
Forse Capitanio si riferisce a noi, per i molti interventi sul tema. Forse ai sindaci di Agrate e Brugherio, che hanno manifestato pubblicamente il loro sconcerto. Forse ai comitati cittadini, molto attivi da diversi anni. Vi invitiamo a visionare i video e i testi con le nostre valutazioni, politiche e di merito, per valutarne direttamente metodo e contenuto.
Una cosa deve essere chiara. Questa vicenda si trascina da cinque anni e mezzo. Gli amministratori che governano Concorezzo sono lì da più di dieci anni. E' dunque finito il tempo delle dichiarazioni e degli "sforzi profusi". I cittadini si aspettano risultati e noi non arretreremo di un millimetro.

Asfalti Brianza -. il bollettino di Capitanio (28/1/2020)


Asfalti Brianza, importanti novità

asfalti-brianza-le-iene-concorezzo.jpg
Concorezzo. In merito alla questione di Asfalti Brianza è previsto un aggiornamento dettagliato del Sindaco Mauro Capitanio in Consiglio Comunale il 29 gennaio.

Oggi, martedì 28 gennaio, c’è stato un sopralluogo nell’azienda da parte della Polizia Locale e del funzionario del settore Urbanistica e Ambiente del Comune di Concorezzo per la verifica dello stato dell’arte dello smaltimento dei rifiuti nell’ambito dell’ordinanza che aveva come termine il 24 gennaio.

“A inizio febbraio è previsto un aggiornamento del tavolo tecnico della Prefettura per la questione della verifica della salubrità dell’aria - ha precisato il Sindaco Mauro Capitanio-. In questa fase verrà coinvolto anche ATO che ha predisposto le verifiche delle acque meteoriche e del pozzo.

Nel frattempo, BrianzAcque ha confermato che il pozzo di Concorezzo (Malcantone) non presenta problemi,  né variazioni dei  parametri e dei campioni analizzati nell’ultimo biennio. Inoltre, a scopo meramente cautelativo, lo stesso impianto di pescaggio dell’acqua già da tempo, è dotato di un trattamento su filtri a carbone attivo che costituisce un’efficace barriera di sicurezza nei confronti di un’eventuale presenza di contaminazione improvvisa da solventi organoalogenati, idrocarburi e microinquinanti in generale.

Ricordiamo ai cittadini che eventuali picchi odorigeni possono essere segnalati alla Polizia Locale di Monza al numero 039.28161 che, in caso di conferma, provvederà all’effettuazione dei campionamenti tramite l’utilizzo del Canister, uno strumento fornito a dicembre  da ARPA  in grado di effettuare un prelievo istantaneo dell’aria”.

Rimangono confermate le indicazioni di operatività da parte dell’azienda attualmente in essere ovvero per una durata complessiva di 4 ore e mezza nella fascia oraria notturna (dalle 23.30 alle ore 02.00 e dalle ore 4.00 alle ore 6.00) per un massimo di 4 ore e mezza a notte, come autorizzato dalla Procura di Monza nell’ambito del procedimento di accesso ai beni in sequestro.

“Nel caso in cui i cittadini rilevassero un’attività dell’azienda fuori dalla fascia oraria consentita – ha concluso il Sindaco - è possibile fare una segnalazione ai Comandi della Polizia Locale e ai Carabinieri”.

Grosseto, emissioni dannose per la salute: il Tribunale stabilisce che a queste condizioni l'inceneritore di Scarlino non deve più riaprire - Il Fatto Quotidiano

Una sentenza molto interessante!



Grosseto, emissioni dannose per la salute: il Tribunale stabilisce che a queste condizioni l'inceneritore di Scarlino non deve più riaprire - Il Fatto Quotidiano

https://www.ilgiunco.net/2019/12/15/sentenza-sullinceneritore-il-comitato-del-no-certificata-lillegalita-dei-forni/

14 dic 2019 - E la sentenza certifica proprio che l'impianto di Scarlino è pericoloso, produce immissioni dannose per la salute a causa di una tecnologia di ...
21 gen 2019 - E invece l'inceneritore di Scarlino (Grosseto), almeno per adesso, non ripartirà: il Consiglio di Stato, con la sentenza pubblicata oggi 21 ...
FIRENZE – Regione, Comuni di Scarlino e Follonica e sindacati hanno fatto oggi il punto sulla situazione di Scarlino Energia alla luce della sentenza di fine ...

ORA ASFALTI BRIANZA RISCHIA NUOVE SANZIONI

Una multerella? Basta!



ASFALTI BRIANZA - I SINDACI DI AGRATE E BRUGHERIO: LA PREOCCUPAZIONE E' TANTA!




ASFALTI BRIANZA PRENDE (ALTRO) TEMPO

Ma perché deve andare avanti?
Il "borgomastro" denuncia un atteggiamento denigratorio da parte de "La Rondine" e "propaganda" i propri sforzi ma il protocollo dei controlli che segue non può funzionare. Ora poi i concorezzesi (che sono si e no lo 0,5% delle segnalazioni) possono chiedere alla polizia locale di Monza di correre ad attivare il canister. E gli altri? Poco serio.



ASFALTI BRIANZA - LA MONTAGNA DI RIFIUTI E' ANCORA INTATTA - UNA SITUAZIONE INACCETTABILE

MA COSA SI ASPETTA ANCORA?


lunedì 27 gennaio 2020

PER NON DIMENTICARE EUGENIO CAIANI - UN SABOTATORE NEL LAGER NAZISTA (10/11/1919 -2/6/1978)

clicca per ingrandire:





PER NON DIMENTICARE LUIGI MONTRASIO (23/3/1909 - Gusen 20/3/1944)

Ribadiamo l'invito a tutti di raccogliere e veicolarci notizie sui loro cari deportati, partigiani, militari. Senza memoria non c'è cultura né speranza che queste  atrocità non si ripetano.
CQSA

Il nipote Lorenzo Citterio sta raccogliendo notizie inedite che presto vi faremo conoscere.



Luigi Montrasio
Nato il 23 marzo 1909 a Monza. Residente in via Marco d’Agrate 21 dove viveva con la moglie Adele Moltrasio, il figlio di sette anni e la figlia di cinque. Luigi Montrasio, trentacinquenne, lavorava come falegname modellista alla Caproni Areonautica. Venne arrestato per sbaglio il 12 marzo 1944: le guardie cercavano un omonimo che abitava solo a cento metri di distanza e lavorava alla Breda. Il figlio ricorda con sicurezza alcuni aspetti del momento dell’arresto: «Mio padre era appena tornato dal lavoro, era sera inoltrata, intorno alle nove perché si recava al lavoro a Milano in bicicletta. Arrivarono alla porta, lo ricordo bene, quattro militi fascisti guidati e comandati da un tedesco delle SS molto giovane ma anche molto duro. Avevano le generalità dell’altro Montrasio dove era evidente la diversa paternità. Mio papà protestò con forza evidenziando che lui era figlio di Gerardo, non di quell’altro nome. Alla SS non importava nulla, un Luigi Montrasio doveva prendere e un Luigi Montrasio doveva venire con lui. Mi aggrappai piangendo alle gambe di mio padre quasi immobilizzandolo; il rappresentante della razza eletta tedesca mi diede un sonoro calcio nel sedere e dovetti nascondermi sotto il tavolo, avevo solo sette anni».
Giunto a Mauthausen gli fu attribuita la matricola 59001. Fu dislocato a Gusen, in particolare venne assegnato a Gusen II, aperto solo il 9 marzo 1944 per provvedere con i suoi prigionieri allo scavo, in località St. Georgen, di uno dei più grandi sistemi sotterranei progettati dai nazisti per impiantarvi macchinari industriali per la produzione bellica, il B8-Bergkristall-Esche 2 (*), che entrò in produzione alla fine del 1944. I prigionieri giornalmente arrivavano stipati sui treni merci e spinti a calci e con ogni genere di vessazioni nei cantieri. Le condizioni di lavoro erano terribili, tanto che Gusen II fu chiamato “l’inferno degli inferni”. La sopravvivenza media era di quattro mesi. Anche Luigi Montrasio, infatti, morì molto presto, il 19 maggio 1944; era arrivato a Mauthausen il 20 marzo: erano trascorsi solo due mesi dal suo arrivo.

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