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TERZO SEGRETO DI SATIRA

mercoledì 13 settembre 2017

Appello per il #BioTestamento subito in Senato - Associazione Luca Coscioni

Appello per il #BioTestamento subito in Senato - Associazione Luca Coscioni

PONTIDA: POSTEGGI PER GESTANTI RISERVATI - LA MAMMA DEI CRETINI (E DEI RAZZISTI) E' SEMPRE INCINTA



Il " Regolamento Comunale per la disciplina della sosta nei parcheggi riservati a gestanti e puerpere”, pubblicato sul sito web del Comune di Pontida (Bg) esclude inequivocabilmente mamme lesbiche e di paesi extra UE dal diritto di parcheggiare la propria auto in appositi spazi riservati, contrassegnati da strisce rosa.

venerdì 8 settembre 2017

La marcia su Roma di Forza Nuova: "patrioti" convocati il 28 ottobre - Repubblica.it

 Paolo: una persona sana, con un normale senso dell'umanità non può concepire cose simili. Questi sono pronti a rifare lager, voli della morte, torture. E' gente malata  e pericolosa. Senza contare che la Cassazione li ha definiti neonazisti e che il loro capo è un pregiudicato.



La marcia su Roma di Forza Nuova: "patrioti" convocati il 28 ottobre - Repubblica.it

giovedì 7 settembre 2017

VIETARE LA MARCIA SU ROMA DEI NEONAZISTI!

7/9 Aggiornamento: Dopo Possibile, anche SI e 14 deputati Pd hanno chiesto al Ministro Minniti di vietare la manifestazione ed applicare la Legge (Scelba, Mancino)
6/9
Spero che alla domanda si associno tutti I democratici, ricordando loro che l'antifascismo è un prerequisito per dirsi tali
Chiediamo al ministro dell’Interno di vietare la marcia su #Roma organizzata dai nazifascisti di #ForzaNuova per il prossimo 28 ottobre e di avviare la procedur...
Altro...
"La marcia su Roma organizzata dai nazifascisti di Forza Nuova per il prossimo 28 ottobre - non a caso - non può svolgersi, a meno che non si…
possibile.com

COSA TROVANO I MIGRANTI IN LIBIA

FLOP DI FORZA NUOVA A COMO

lunedì 14 agosto 2017

“Disumano riportare i migranti in Libia”

“Disumano riportare i migranti in Libia”

Le stragi senza colpevoli dell'estremismo nero - l'Espresso

Le stragi senza colpevoli dell'estremismo nero - l'Espresso

L'ODIO ASSASSINO DEI RAZZISTI

Lei è Heather Heyer, la donna di 32 anni uccisa dal terrorismo suprematista nazista a #Charolettesville. I nostri Tg hanno parlato poco di quello che è successo in Virginia. Ma è gravissimo. Da ogni lato lo si guardi. E questa povera ragazza ha perso la vita per l'odio che circonda il suo paese e tutti noi. Riposa in pace.
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Simona Trio
Simona Trio “If you aren't outraged, then you just aren't paying attention”
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Daniele Timpano
Daniele Timpano Ma si chiamano davvero suprematisti??
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Fouad Roueiha
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Igiaba Scego
Igiaba Scego Manica di stronzi. NOn mi meraviglia che abbiano innalzato ASSAD tra i loro eroi. VD l'articolo che ho postato del Washington Post su questo Fouad Roueiha.
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Pietro Pinna
Pietro Pinna Per fortuna questa schifezza gli è costata cara. Il loro host su internet gli ha dato 24 ore e poi rimuoverà il loro sito. Comunque fanno schifo. http://news.sky.com/.../godaddy-pulls-support-for-neo...
After hosting it for four years, the domain…
news.sky.com

Italia - Libia : in un documento ASGI analizza i rischi per i diritti umani

Italia - Libia : in un documento ASGI analizza i rischi per i diritti umani

Libia: le minacce alle ong, il ruolo dell’Italia

Libia: le minacce alle ong, il ruolo dell’Italia

Raid razzisti a Roma, «regia aggressioni in una sezione di Forza Nuova»

Raid razzisti a Roma, «regia aggressioni in una sezione di Forza Nuova»

venerdì 10 marzo 2017

QUESTA E' L'ITALIA DEL DECRETO MINNITI, QUESTA E' LA MILANO DELL'ACCOGLIENZA

Nel volo di ritorno da Parigi, ho assistito a un respingimento alla frontiera francese di un tizio sui 30 anni, tratti mediorientali gentili, uscito da Malpensa regolarmente e rientratoci accolto da un poliziotto cordiale. Non avendo il suo nome, mi dicono, non posso sapere che cosa gli sia successo.
Nelle stesse ore un suo coetaneo egiziano veniva espulso dall'Italia. Il suo nome lo conosciamo. E anche la sua storia. Eccola qui, raccontata da un'ottima persona che opera con i minori stranieri non accompagnati. E che ha visto questo ragazzo crescere e poi sparire.
__________________

M. ha 25 anni, è arrivato in Italia dall'Egitto nel 2010. Per sfortuna non è mai riuscito a regolarizzarsi. Per 7 anni ha lavorato duramente come muratore, acquisendo esperienza e professionalità, ha imparato l'italiano benissimo e legge, scrive e parla perfettamente. Insieme stiamo progettando una collaborazione, nel campo dell'edilizia, a favore dei ragazzi stranieri con cui lavoro. Nel frattempo quest'anno ha conosciuto una giovane ragazza egiziana, residente regolarmente a Milano di cui si è innamorato e pochi giorni fa, seppure a distanza, (M non può andare in Egitto) in Egitto è stato celebrato il matrimonio secondo il rito musulmano. Ora lei è tornata a Milano e stiamo organizzando il matrimonio civile e una bella festa, sobria ma partecipata. Scrivo al presente perchè M è vivo e fisicamente sta bene, ma dalle 9 di ieri, lunedì 6 marzo, tutto quello che ho scritto deve essere trasformato al passato. Ieri mattina M. è stato fermato in Via Padova per un normale controllo di polizia e, ovviamente non aveva i documenti. E' stato portato in Questura e per più di 24 ore gli è stato impedito di comunicare con chiunque. Anche al nostro avvocato, che si è recato in Questura, è stato impedito di parlargli adducendo le solite regole burocratiche. Oggi alle 15 finalmente M. mi ha chiamato, dicendomi che lo stavano accompagnando a Malpensa per rimpatriarlo. Mi ha chiesto di raggiungerlo, insieme ai genitori di sua moglie per salutarlo, ritirare i documenti per fare il ricorso e ricevere qualche effetto personale da portarsi in Egitto. Purtroppo in strada c'era traffico e il viaggio verso Malpensa era molto lento... Niente da fare, l'aereo partiva alle 17, non ce l'abbiamo fatta... A M dico, (come era solito dire lui quando gli raccontavi di qualche difficoltà o problema): "Tranquillo, caro mio, ci penso io, tu stai tranquillo" garantendogli che farò di tutto per riportarlo in Italia.
A chi legge invece dico: "QUESTA E' L'ITALIA DEL DECRETO MINNITI, QUESTA E' LA MILANO DELL'ACCOGLIENZA". Muoviamoci e facciamo qualcosa perchè così non si può andare avanti.

martedì 24 gennaio 2017

MEMORIA

NEI PANNI DEGLI ALTRI

a proposito di "Giornata della Memoria" giro queste righe alla riflessione di tutti, comprese molte persone normali che incrocio ogni giorno in Facebook e che insensibilmente vanno piegando verso l'indifferenza per gli altri (specie se in qualche modo sentiti come "diversi" da sè), per i diritti e le sofferenze altrui, verso l'assenza di empatia, verso un'incultura ottusa e inconsapevole che esclude e prepara il ritorno dell'orrore.


"Così, mentre lodevolmente ci sforziamo di ricordarla e trasmetterla ad altri, la Storia si ripete. Si ripete, proprio com’è stato detto della vita, mentre siamo occupati con altro. “La Storia insegna”, diceva Gramsci, “ma non ha scolari”.
Curzio Malaparte, di fronte alla violenza e al disprezzo dei nazisti contro gli ebrei, usò espressioni che dovrebbero far riflettere: “Una misteriosa paura degli inermi”, disse, induce, provoca “il furor d’abiezione”. Da dove nasce oggi questa paura dei più deboli in chi avrebbe il compito di proteggerli? Forse dal non sapere, o dal rifiuto di sapere, che è la vera ignoranza: bisogna arrestare il contagio della incultura dei diritti e della dignità della persona, che oggi nella nostra società si sta sempre più diffondendo. Occorre rispondere alla domanda di diritti.
Il problema del nostro tempo è la dignità, la mancanza di dignità. È un tempo caotico, ricco di possibilità, ma confuso sui valori, su ciò che veramente conta. Chi non ha o non cura la propria dignità, è portato a calpestare quella degli altri. E il sonno della ragione genera mostri.
Ernesto Rossi, Presidente associazione ApertaMente

giovedì 19 gennaio 2017

Buona accoglienza, istruzione, integrazione, ascolto. L'esempio di Zavattarello

Buona accoglienza, istruzione, integrazione, ascolto. L'esempio di Zavattarello: Nel paese in provincia di Pavia un gruppo di ragazzi, provenienti da Africa e Asia, sosta in attesa dello status di rifugiato. Un vero e proprio laboratorio di integrazione che suscita sempre più curiosità
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