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venerdì 20 dicembre 2019

ASFALTI BRIANZA, CINQUANTA SENTINELLE

IL COMITATO AGGIUNGE QUALCHE NOTA:

1)  Le emissioni nocive sono già certificate dalla stessa relazione di parte prodotta dalla Azienda (la quale racconta che solo entro 500 m. l'area è a rischio; ma anche ammettendo ciò nei nostri 500 m. ci stanno lavoratori, case, ristoranti e l'abitato di Rancate) .

2) L'azienda è insalubre di prima classe e dovrebbe stare fuori da ogni  abitato. Tuttavia per una anomalia delle leggi, come ha detto il Vicesindaco Villa di Monza, tali aziende sono "autorizzate ad inquinare" purché mettano in atto precise misure di contenimento delle emissioni (cosa che Asfalti Brianza non ha mai fatto). Per valutare l'impatto delle emissioni nocive, come attesta ad es. l'ARPA dell'Emilia Romagna occorre una verifica di lungo periodo delle emissioni al camino con impianto che lavora a massimo regime.

3) Il filtro a manica dell'azienda è del tutto inadeguato a contenere le emissioni gassose (cancerogene). Occorrono filtri ai carboni attivi che  però non sono appetiti dalle aziende perché costano tanto, vanno cambiati spesso e soprattutto recano traccia di quanto viene bruciato.

4) L'azienda ha ripreso a lavorare con lo stesso impianto inadeguato di prima e nonostante una AUA (autorizzazione unica ambientale) concessa in assoluta superficialità da Provincia e Comune di  Concorezzo (abbiamo già osservato, ad es. che sull'AUA, che sulla carta è un documento che regola in modo minuzioso qualsiasi aspetto riguardante l'azienda non è neppure indicata la potenza del bruciatore!).

5) Ai miasmi precedenti sono stati aggiunti additivi che "coprono" le "puzze" con un aroma dolciastro. Non si sa cosa siano. Per  inciso in questi giorni gli USA hanno proibito gli additivi aromatizzanti delle sigarette elettroniche in quanto concerogeni. Chiediamo rassicurazioni anche su questo.

Speriamo di poter ribadire queste nostre osservazioni al Prefetto cui guardiamo con speranza visto che è la prima figura istituzionale a muoversi con serietà ed impegno. E' difficile infatti riporre fiducia negli altri enti che per cinque anni non hanno fatto nulla e che ora dovrebbero essere i garanti di una svolta radicale che potrebbe anche evidenziare loro manchevolezze.

CQSA



Il Giornale di Vimercate 

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