Visualizzazioni totali

AGGIORNAMENTI DA SITI E BLOG

ARCOIRIS.TV

RADIOPOPOLARE - GIORNALE RADIO

NEWS DA RADIOPOPOLARE

SAVERIO TOMMASI

MEDICI SENZA FRONTIERE

SERENO REGIS

I LINK DI FULVIO GRIMALDI (MONDOCANE)

"Link buoni, così così, discutibili"

TELEBALASSO

TERZO SEGRETO DI SATIRA

venerdì 6 dicembre 2019

6/12/2019 ESPOSTO AL PREFETTO DAL COMITATO DI QUARTIERE SANT'ALBINO E SAN DAMIANO


Solo nella serata di ieri, grazie anche al sostegno e alla disponibilità della 
Consulta di quartiere, abbiamo raccolto più  di 100 firme da allegare al nostro esposto. Stamattina alle 9 lo abbiamo consegnato all'Ufficio protocollo della Prefettura.

CQSASD










Al Prefetto della Provincia di Monza
Via Carlo Prina, 17
20900 Monza

Oggetto: Esposto in materia di tutela della Salute Pubblica relativamente alle emissioni provenienti dall’impianto Asfalti Brianza
Ill.ma Sig.ra Prefetta,
La sottoscritta,  nella sua qualità di legale rappresentante del Comitato di Quartiere S. Albino di Monza e San Damiano di Brugherio  espone quanto segue.

Siamo un gruppo di cittadini residenti nel quartiere di S. Albino a Monza e San Damiano di Brugherio, costituiti in un Comitato di Quartiere denominato “Comitato di Quartiere s. Albino e San Damiano” registrati presso la Consulta di quartiere. 

Ci rivolgiamo a Lei, nella sua veste di autorità deputata alla tutela della salute pubblica e dell’incolumità dei cittadini:, chiedendo un Suo intervento con riferimento alla vicenda in oggetto. 

Fin dal 2014 i cittadini residenti nel quartiere di S. Albino, S. Damiano (Brugherio) , Rancate (Concorezzo) e Agrate, hanno iniziato a segnalare la presenza di forti odori, la cui provenienza è stata individuata nell’attività di Asfalti Brianza, azienda produttrice di conglomerati bituminosi, nello stabilimento posto in zona Malcantone, su territorio di Concorezzo. 

Sappiamo che Asfalti Brianza è un’azienda appartenente alla categoria delle aziende insalubri di prima classe e, dunque per sua natura , è inquinante e nociva, dal momento che scarica in atmosfera i fumi derivanti dalla combustione del bitume ad alte temperature. Tale tipo di attività dovrebbe dunque essere collocata in un contesto isolato e certamente lontano dai centri abitati. Tuttavia nelle vicinanze, ovvero a meno di cento metri dallo stabilimento, si trovano abitazioni e nel raggio di meno di due chilometri, scuole elementari e scuole materne, orti civici. 

                 Nel corso dell’estate di quest’anno, abbiamo assistito ad un’intensificazione importante delle emissioni                                 odorigene provenienti da Asfalti Brianza, emissioni che oltre al disagio per il forte odore di gomma bruciata,
                  provocano anche bruciore agli occhi, gola, senso di nausea e difficoltà di respirazione. 
                 Dalle segnalazioni raccolte con un modulo on-line predisposto dal Comitato S. Albino - che, ad oggi risultano                       essere più di 850 - emergono forti fastidi alle vie respiratorie e agli occhi, tali per cui alcuni cittadini si sono                           dovuti rivolgere al Pronto Soccorso.
 
Nel 2017, sulla spinta dei solleciti dei cittadini, sono stati disposti i primi controlli da parte di ARPA, controlli che però non hanno rilevato alcuna anomalia. Abbiamo poi appreso che i tecnici di ARPA deputati ai controlli, facevano le verifiche durante il periodo di inattività, a camini spenti. 
Lo scorso anno e sotto forti pressioni dei cittadini, è stata la stessa Asfalti Brianza ad incaricare un laboratorio privato, la Osmotec srl di Pavia, ad effettuare un’indagine quali-quantitativa delle emissioni prodotte in atmosfera (all.1) e ne è risultata la presenza di sostanze tossiche per la salute, con un “ indice di nocività potenziale dell’emissione pari a 756: ciò significa che quest’aria deve essere diluita almeno 756 volte per risultare non nociva. Considerando i normali fattori di diluizione delle emissioni in aria è ragionevole supporre che a 500 metri di distanza dal camino tale fattore è raggiunto” (cfr all. 1 perizia Osmotec pag. 18). Tale dato è oltremodo preoccupante considerato che vi sono abitazioni poste ad una distanza nettamente inferiore. 
Nonostante tali risultanze, nessuna conseguente iniziativa è stata intrapresa dalle competenti autorità: sindaco di Concorezzo, Arpa, ATS, nessuna delle quali ha attivato i necessari controlli e assunto misure cautelative. 

Solo a distanza di oltre un anno dalla data dell’elaborato di Osmotec, vi è stato l’intervento del Sindaco di Concorezzo che con provvedimento contigibile ed urgente del 13.08.2019, ha ordinato ad Asfalti Brianza ( a seguito della volontà espressa da quest’ultima in sede di tavolo di confronto) di provvedere alla sostituzione del bruciatore a servizio dell’impianto di produzione e di tutte le opere ad esso connesse “ al fine di rimuovere e abbattere le cause che determinano l’inconveniente di carattere odorigeno” (cfr. all. 2 pag.2). 

Tale bruciatore risulta essere stato installato (come ha anche dichiarato il sindaco di Concorezzo nella riunione del Consiglio Comunale del 27.11.2019), tuttavia tale misura non ha avuto alcuna efficacia sull’abbattimento o anche solo sul contenimento e filtraggio delle emissioni inquinanti, dannose per la salute. Infatti dopo l’installazione del nuovo bruciatore le emissioni si sono ulteriormente intensificate, sia nella quantità (in quanto si percepivano più a lungo) sia nella qualità, come testimoniato dai disagi già lamentati dai residenti attraverso il significativo numero di segnalazioni ricevute sul blog del Comitato di quartiere e trasmesse ai Carabinieri di Concorezzo. 

Nessun’altra misura risulta essere stata adottata in concreto e, al di là degli esposti presentati in Procura dalle amministrazioni comunali di Agrate e di Monza (altrettanto non risulta dal sindaco di Concorezzo) nulla sembra essere stato fatto, dalle autorità sopra menzionate, quantomeno per mitigare gli effetti dannosi della produzione di Asfalti Brianza. 

Abbiamo poi appreso che nello scorso mese di settembre, l’impianto è stato sottoposto a sequestro cautelativo da parte della Procura di Monza, che ha riscontrato la presenza in sito di rifiuti pericolosi non stoccati e adeguatamente separati, in misura superiore ai limiti per i quali era stata concessa la prescritta Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) da parte della Provincia. 

Da ultimo abbiamo appreso, attraverso il servizio proposto dalla trasmissione televisiva “Le Iene”, che le emissioni versate in atmosfera da Asfalti Brianza contengono sostanze cancerogene in misura significativamente superiore a quanto dichiarato da Osmotec srl (come da intervista rilasciata dal dott. Ruprecht dell’Istituto Tumori di Milano durante la trasmissione anzidetta). 

Come cittadini, siamo legittimamente allarmati e preoccupati per la nostra salute, considerato che, a fronte di un elevato carico di emissioni inquinanti, abbiamo assistito, per contro, ad un’ importante inefficienza e carenza da parte delle autorità preposte quantomeno nel monitoraggio e nel controllo di tali emissioni. A questo proposito ci è giunta notizia dell’intenzione dei Comuni interessati (in primis Concorezzo) di seguire l’iter previsto dalla DGR 3018/2012 della Regione Lombardia in materia di”emissioni odorigene” che dispone anche il coinvolgimento attivo dei cittadini in qualità di “annusatori”. Ci preme però sottolineare che il problema che noi evidenziamo (e abbiamo sempre evidenziato) non è limitato alle sole molestie olfattive ma riguarda il ben più grave aspetto dei rischi per la salute (come da evidenze scientifiche allegate) che quelle emissioni possono generare e le cui ricadute si vedranno a distanza di tempo. 

Ci pare, infine, importante sottolineare che il nostro Comitato ha raggiunto tutti i Comuni interessati, la Provincia, ARPA di Monza e ATS, sollecitando l’adozione di appositi dispositivi di rilevamento della qualità dell’aria in tutte le zone interessate dalle emissioni, sulla base delle segnalazioni raccolte, in modo da informare i cittadini sull’entità del rischio a cui sono sottoposti e disporre, all’esito, tutti i necessari provvedimenti, compresa, se del caso, anche la chiusura dell’impianto di Asfalti Brianza. 
Ora che la produzione è parzialmente ripresa, richiediamo inoltre che vengano fatti rilevamenti al camino durante il picco lavorativo e, in aggiunta al controllo delle emissioni in atmosfera, vengano disposti carotaggi del terreno e prelievi in falda. 

Con il presente esposto , dunque, rivolgiamo anche a Lei le stesse richieste, già formulate agli Enti predetti e rimaste senza esito, confidando nel Suo intervento volto ad approntare ogni misura che riterrà necessaria e/o opportuna a salvaguardia della salute di noi cittadini. 

Siamo disponibili, ove Lei lo ritenga opportuno, ad essere ascoltati in un colloquio che vorrà fissare . 

Monza li, 
per il Comitato di Quartiere S. Albino e S. Damiano 

Firma 
All’esposto sono interessati e sottoscrivono anche i seguenti cittadini:
SEGUONO 102 FIRME




ALLEGATI




- TESTO ORDINANZA DEL 13/8/2019 DEL COMUNE DI CONCOREZZO
- RELAZIONE EMISSIONI OSMOTEC
- SINTESI DELLE SEGNALAZIONI RACCOLTE DAL COMITATO DI QUARTIERE DAL 2/8 AL 5/10 2019










Nessun commento:

Posta un commento