Ciao comitato di quartiere,
Mi chiamo Susan Dabbous, sono una giornalista italiana nata 32 anni fa ad Aleppo in Siria.
Dal 2011 racconto il conflitto che ha colpito il mio paese di origine. In tre anni di cronache sulla guerra non ho mai visto i profughi siriani vivere nelle condizioni disumane che ci sono state mostrate dal video apparso il 21 maggio suRepubblica.it.
In Siria, Turchia, Giordania e Libano, ho visto centinaia di migliaia di profughi vivere in spazi angusti, in mezzo al fango, soffrendo il freddo rigido d’inverno e il caldo torrido d’estate, ma mai, ripeto mai, nulla che somigli a quel che sta accadendo nella stazione di polizia al Rashid di Alessandria, dove 144 persone vivono in stato d’arresto tra rifiuti ed escrementi.
In Siria c’è una guerra che in tre anni ha provocato più di 160.000 morti tra questi, più di 12.000 sono bambini. I siriani, quindi, sono richiedenti asilo. Ad aprile del 2013 sono stata sequestrata in Siria, sperimentando in prima persona l’aberrazione di questo conflitto destinato a durare ancora a lungo.
Oltre al protocollo di Ginevra, che impone di proteggere i cittadini in fuga da guerre e dittature, faccio appello alle coscienze di noi tutti.
Grazie,
Susan Dabbous via Change.org
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