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08 marzo 2016

SIRIA: SILENZIO STAMPA SULLE STRAGI (GABRIELE DEL GRANDE)


Ma in Siria è scattata la tregua o il silenzio stampa? Perché io ogni giorno continuo a contare le stragi ma poi sui giornali non trovo niente. Solo ieri sono morti 42 civili. E non è solo il regime ad uccidere. L'artiglieria di Jabhat al-Nusra ad Aleppo ha sparato un centinaio di bombe artigianali sul quartiere di Sheykh Maqsoud controllato dalle milizie curde dell'YPG, uccidendo almeno 17 civili, tra cui 4 bambini e 3 donne. Nelle stesse ore, gli aerei russi bombardavano un distributore di benzina ad Abu Zuhur, nella provincia di Idlib controllata da Jabhat al-Nusra, causando la morte di 19 civili. Mentre a Deir Ezzor, l'Isis colpiva con una raffica di mortai i quartieri controllati dal regime a Joura e al-Qusur, uccidendo 6 civili, tra cui 2 bambini. Immaginate lo stesso scenario, le stesse stragi, ripetersi ogni giorno dell'anno da cinque anni a questa parte e capirete che ci fanno tanti siriani in frontiera a Lesvos, Idomeni, Calais. E capirete perché siamo così tanti a chiedere da un lato l'apertura di corridoi umanitari e dall'altro un maggior impegno della comunità internazionale per la fine della guerra. ‪#‎fermateleguerrenonlepersone‬
Fonti:
- Sheykh Maqsoud, Reuters reut.rs/1R30goS Video on.fb.me/1RPOJfR Foto bit.ly/1OYoSxG
- Abu Zuhur, Sohr bit.ly/1SwyVRr Video bit.ly/1W5Cygd
- Deir Ezzor, Deirezzor 24 bit.ly/1U1e9uu

29 febbraio 2016

SGOMBERI FORZOSI E MANGANELLATE AI PROFUGHI SIRIANI CHE MUOIONO DI FAME (di Silvestro Montanaro)

SGOMBERI FORZOSI E MANGANELLATE AI PROFUGHI SIRIANI CHE MUOIONO DI FAMEMigliaia di siriani, soprattutto bambini e...

Pubblicato da Silvestro Montanaro su Lunedì 29 febbraio 2016

APPELLO DI NAWAL PER I PROFUGHI SIRIANI DI RAQQA

URGENTE:VERGOGNOSO:ORRIBILE:ASSURDO(Chi ha un po' di tempo faccia per favore la traduzione dell'intero video) Oggi mi...

Pubblicato da Nawal Sos su Lunedì 29 febbraio 2016

20 febbraio 2016

Homs non esiste più, dalla Siria il video shock con il drone

Homs non esiste più, dalla Siria il video shock con il drone: "Scenario apocalittico"

SPARIAMO AI PROFUGHI (Silvestro Montanaro)

SPARIAMO AI PROFUGHI...
Il "nostro" amico Erdogan comincia a far sul serio. Gli abbiamo chiesto di arginare il flusso di profughi verso le nostre terre. Gli daremo miliardi. Ne ha chiesti il doppio, ma intanto comincia a fare il suo "dovere". Alla frontiera con la Siria i soldati turchi hanno sparato ai profughi che tentavano di entrare. Lo denuncia Amnesty International e descrive l'inferno. Ci sono state vittime. Un bambino colpito alla testa. E vittime ci sono ogni giorno, a quella maledetta frontiera che per tanti disperati significa salvezza. Gli ingressi sono bloccati e decine di migliaia di donne e bambini, in fuga dalle macerie di Aleppo e delle altre cittadine contese in questi giorni muoiono di fame e di freddo. e di ferite non curate. Teoricamente dovrebbe essere permesso l'ingresso in Turchia dei feriti più' gravi. Teoricamente…Nei fatti, porte chiuse. Una giovane donna ha perso la sua povera bambina colpita alla schiena da una scheggia di bomba. Suo marito agonizza. Forse in un ospedale turco si sarebbero salvati. In quelli siriani e' impossibile. Sono allo stremo. non hanno risorse e sono divenuti obiettivo dei bombardamenti. Crimini di guerra che nessuno giudicherà', cui nessuno sembra aver intenzione di metter fine.
L'Europa chiude velocemente le sue porte. E' incapace di reggere a questa grande crisi umanitaria. Gli egoismi prevalgono, si ergono nuove orribili mura.
In questo clima la disperazione dei siriani diventa merce di scambio. Erdogan vuole soldi per fermarli e vuole che l'Europa lo appoggi contro l'odiato Putin e l'odiato Assad. Intanto prepara l'intervento di terra giustificato dalla necessita' di creare una zona cuscinetto in Siria dove poter insediare immensi campi di rifugiati. In realtà' per dare un colpo ai curdi siriani e per strappare terra ad Assad che praticamente sta vincendo questa odiosa ed inutile guerra. Poco importa che un'operazione del genere possa portare ad un allargamento pericolosissimo del conflitto. La Russia non starebbe a guardare. Neanche l'Iran. ed in caso di conflitto tra Russia e Turchia, la Nato, noi, che faremmo? Inevitabilmente saremmo attratti da questo gorgo assassino...
Ci sono forze ed interessi potentissimi che vogliono uno scenario del genere. Al Consiglio di sicurezza dell'ONU discutono di questo, ma a noi nessuno racconta la verita'
Urge una soluzione politica, urge assolutamente la pace. Per il popolo siriano straziato da una guerra importata da altri. Per tutti noi seduti sul ciglio del burrone mentre si fanno a pezzi migliaia di angeli e si uccide la nostra dignità' .



foto di Silvestro Montanaro. 



18 febbraio 2016

IN SIRIA MUORE LA DIGNITA' DEL MONDO (SILVESTRO MONTANARO)


IN SIRIA MUORE LA DIGNITA' DEL MONDO
" Un mondo che fa queste cose ai suoi bambini, che li uccide, li terrorizza e li storpia, e' un mondo che fa guerra al futuro e all'allegria. E' un mondo morto e senza anima". Me lo disse, triste e sconvolto,un giorno, tanti anni fa, George Amado, il grande scrittore brasiliano, commentando gli orrori che nei miei viaggi avevo raccolto sulla pelle dei bambini.
E' passato più' di un decennio da allora. George non c'è più. Ma la guerra ai bambini e' tuttora in corso, sempre più' crudele e feroce. Non so cosa direbbe oggi Amado di fronte alle terribili immagini che ci arrivano dalla Siria. Ogni maledettissimo giorno.
I bambini morti in questo inferno in terra sono decine di migliaia. Gli storpiati, ancor di più'. Milioni quelli che hanno perso ogni cosa e cui e' stato rubato il sorriso per sempre. Ai bambini siriani da cinque anni e' toccato ogni orrore. La paura, le ferite, il pianto, la perdita di persone care, la fame, l'osservare,attoniti, con quegli occhi appena aperti sul mondo, ogni barbarie, ogni distruzione, ogni violenza. Cinque anni tentando di sopravvivere, sempre in fuga. Sognando con gli occhi dei propri genitori paradisi che in questa terra non esistono. Perdendo la vita annegati nella ricerca di un'umana felicita' e salvezza. Dormendo in ogni dove, persino tra le traversine dei treni o sotto palazzi tremolanti di macerie.
In Siria un pugno di potenze mondiali e di farabutti senza scrupolo ha creato un varco verso l'inferno. L'alito che ne vien fuori e' maleodorante di odio e di morte.
E non vogliono smetterla.
Gli accordi di Monaco per una tregua non vengono rispettati. Non c'e' nessun serio tavolo di trattativa. Ai confini si schierano nuove armi e si prepara l'invasione ed un nuovo terribile bagno di sangue.
Gli ultimi attentati in Turchia spingono verso questo esito infame. Immediatamente il premier turco ha accusato i curdi di esserne gli autori. Senza prova alcuna e nonostante le smentite. Ankara ed i sauditi non vogliono la pace in Siria. Hanno scatenato questo massacro, con complicità' enormi in occidente, pensando di scalzare dal potere l'odiato Assad ed allo stato attuale hanno perso. L'intervento russo ha permesso la riconquista di zone vitali del paese da parte delle truppe di Assad. Inaccettabile per chi cercava un esito totalmente diverso. Tantomeno ha voglia di metter fine al macello lo stesso Assad che spera ancora di salvarsi. Tantomeno i russi che vogliono mantenere un ruolo di primo piano in questa area strategica del mondo.
Un mondo in cui si uccide l'innocenza ed il sorriso, in cui e' vietato ridere e giocare, in cui il canto si e' trasformato in pianto.

08 febbraio 2016

SILVESTRO MONTANARO: CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO IN SIRIA!

CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO IN SIRIA !
La parola e' alle armi. Come sempre negli ultimi cinque anni. Il tavolo di trattativa sulla Siria è miseramente fallito prima ancora che iniziasse il benché minimo colloquio. tutto rinviato a fine mese, ma nei fatti tutto rinviato ai campi di battaglia.
I grandi attori della crisi siriana sono ancora convinti di poter strappare una vittoria definitiva per il proprio campo. Ne e' convinto Assad, il presidente siriano, che con l'aiuto dei russi sta riconquistando una posizione dopo l'altra. Ne e' convinta la Turchia di Erdogan che sembra già' pensare ad un intervento armato di terra. Ne sono convinti i sauditi che tanto hanno speso per mandare all'inferno Assad ed i suoi. Ne sono convinti americani, francesi ed inglesi, che a questa avventura sanguinosa hanno dato il via, refrattari ad una trattativa in cui il regime siriano abbia voce in capitolo.
Si scaricano le colpe sul protagonismo militare russo reso pero' possibile dall'assenza di qualsiasi prospettiva di sbocco da un massacro che va avanti da cinque maledettissimi anni. Si cercano scuse nella difficoltà' di comporre una posizione unitaria tra i vari gruppi dell'opposizione armata come se realmente avessero potere decisionale e non fossero invece marionette finanziate e addestrate dai nemici internazionali di Assad.
Intanto, un paese e' stato distrutto, un popolo martoriato e disperso. E si continua cinicamente a farlo.I profughi siriani sono milioni. Niente li terra' fermi nei campi in Libano, Turchia e Giordania. Si illude chi pensa che basti foraggiare quei campi ed evitare che li' si soffra la fame. I campi profughi sono immensi pollai che possono resistere alcuni mesi. Poi e' legittimo, se non si può' ritornare a casa propria, cercare vita e futuro altrove. Ed e' esattamente quello che e' successo e succede anche oggi. E succederà' nei prossimi mesi.
Ai siriani va offerta l'unica cosa che nessuno, ad oggi, offre. La seria prospettiva del ritorno a casa. La pace, la ricostruzione. Altrimenti verranno da noi. In ogni modo. Con tutti gli infiniti problemi che questo esodo di massa comporta.
Infami! E' l'unica parola che mi esce dal cuore osservando l'operato dei grandi attori internazionali. Hanno voluto la crisi siriana immaginando di poter fare come in Libia. Un'avventura militare di qualche mese e l'assassinio del tiranno. E poi trattare con i vincitori amici sul bottino. Hanno,invece, dato il la ad un buco nero geopolitico che ha cancellato un paese e rischia ogni giorno di far da detonatore di guai ancor, se possibile, più' grandi.
Cessate il fuoco immediato! E' l'unica cosa da fare per avviare trattative serie e rimettere in cammino la speranza. I movimenti della pace devono far sentire la loro voce. Prima che sia troppo tardi, anche se e' tardi, tardissimo, per milioni di donne e bambini innocenti sacrificati sull'altare di oleodotti e squallide logiche di potere.

07 febbraio 2016

Amnesty International: la Turchia garantisca l'ingresso sicuro ai siriani in fuga da Aleppo sotto attacco

 press@amnesty.it

Feb 5 alle 6:13 PM

A

stampa@amnesty-ml.amnesty.it

Corpo del messaggio



COMUNICATO STAMPA
CS022-2016

AMNESTY INTERNATIONAL: LA TURCHIA GARANTISCA L’INGRESSO SICURO AI SIRIANI IN FUGA DA ALEPPO SOTTO ATTACCO

Amnesty International ha sollecitato il governo turco a garantire l’ingresso in condizioni di sicurezza alle decine di migliaia di persone - da 40.000 a 70.000 - in fuga da Aleppo a causa degli attacchi delle forze russe e dell’esercito siriano.

Secondo le notizie ricevute dall’organizzazione per i diritti umani, almeno 20.000 persone sarebbero già in attesa di entrare in Turchia dal valico di Oncupinar, nella provincia di Kilis, che tuttavia resta chiuso.

“La Turchia ha permesso a tantissime persone di fuggire dall’orrore della guerra e della catastrofe umanitaria. Non può ora chiudere la porta a persone alla disperata ricerca di salvezza” – ha dichiarato Sherif Elsayed-Ali, vicedirettore del programma Temi globali di Amnesty International.

“Queste persone sono scampate ad attacchi aerei e a duri combattimenti e con ogni probabilità sono traumatizzate ed esauste. La Turchia deve consentire loro di entrare e la comunità internazionale deve fare tutto il possibile per dare adeguato sostegno al paese” – ha aggiunto Elsayed-Ali.

Amnesty International ha documentato massicci attacchi illegali contro centri abitati e strutture sanitarie da parte delle forze governative siriane per tutta la durata del conflitto e, recentemente, sempre più spesso da parte delle forze russe, che nel settembre 2015 sono intervenute in appoggio al governo siriano. Amnesty International ha raccolto prove circa l’uso illegale di bombe non guidate contro centri densamente popolati così come delle bombe a grappolo, che per loro natura sono armi indiscriminate.

“L’offensiva congiunta russo-siriana su Aleppo sta facendo pagare un duro prezzo alla popolazione civile, costringendo numerose migliaia di persone alla fuga e alimentando il timore di un ulteriore assedio, dato che le vie di rifornimento verso le zone controllate dall’opposizione sono state bloccate. Non vediamo come la comunità internazionale possa dirsi sorpresa di questo esodo” – ha proseguito Elsayed-Ali.

“La conferenza dei donatori svoltasi il 4 febbraio a Londra si è impegnata a versare 10 miliardi di dollari in favore delle persone colpite dalla guerra della Siria, ma gli sviluppi odierni testimoniano ulteriormente l’urgenza di questi fondi. La Turchia, insieme al Libano e alla Giordania, sta ospitando un numero enormemente sproporzionato di rifugiati ed è fondamentale che la comunità internazionale dia seguito agli impegni e metta inoltre a disposizione un numero maggiore di posti per il reinsediamento”.

 FINE DEL COMUNICATO
Roma, 5 febbraio 2016

NEWS DA INFOINRETE 18/11/25

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