Facebook: da Annalisa D'Orazio
29 minuti fa ·
Il regime in Eritrea costringe migliaia di giovani a una disperata fuga (un quarto dei 6 milioni di eritrei vive all’estero) dal servizio militare a vita. Non esita a vendere la pelle dei suoi stessi cittadini pur di sopravvivere.
"Un gruppo di 24 giovanissimi, tra cui 11 ragazze minorenni che ho sentito – ricorda Don Zerai – è stato rapito a Akurdet in Eritrea e venduto ai predoni del Sinai. Non sono gli unici». Impossibile che simili episodi avvengano senza l’assenso del governo.
Quanto al giro d’affari, don Zerai stima che oltre 100mila persone, nell’area di Sudan, Egitto e Libia, Eritrea, Etiopia e Somalia, siano state vittime del traffico; in particolare si calcola che siano scomparsi circa 4mila minori oltre a 3mila persone nel solo territorio del Sinai. Un quadro agghiacciante che getta una luce ancor più sinistra sul mercato di carne umana e organi che sta sconvolgendo il deserto egiziano.
Quando parlo di traffico mi riferisco a caporalato, mercato della prostituzione e traffico di organi.
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