Umberto Eco, riferendosi a Finnegans Wake (La veglia di
Wake) (1939) di James Joyce, li ribattezza (ndr: i giochi di parole di cui sopra) "finneghismi":
Arfabeto,
Sistema di scrittura per cani;
Colfinger, Agente segreto sotto le
mentite spoglie di collaboratrice domestica;
Sentimmenthal, Canzone di
Wanda Osiris per spot pubblicitario;
Vampirla, Discendente inetto del
conte Dracula;
Oromogio, Swatch che suona solo le ore tristi;
Autograal,
Posto di ristoro per Cavalieri della Tavola Rotonda;
Ermafrodato,
Transessuale ingannato da chirurgo pasticcione;
Cornitologo, Etologo che
studia l'adulterio tra uccelli;
Dentifreezer, Borsa termica per
conservare le dentiere;
Istetrica, Levatrice in preda a crisi di nervi;
Cannarino, Piccolo uccello dedito all'uso di droghe leggere.
Da Eco vengono le istruzioni anche per gli «ircocervi»:
«Fondere insieme il nome di due personaggi noti in modo che al nuovo
personaggio si assegni un'opera che ricordi alcune caratteristiche dei
due personaggi originari. Il termine "ircocervo" designa un mostro
mitologico, metà caprone (irco) e metà cervo». Qualche esempio basterà a
chiarire la regola; Achille Bonito Olivolà (autore), Saclart (opera);
Arthur Rambo, Uno stallone all'inferno; Danton Alighieri, Guelfi e
Giacobini; Edgar Allan Fo, Racconti del mistero buffo; Guglielmo
Marcuse, La radio a una sola rete; Ilona Stalin, Il culo della
personalità; Jean-Luc Gondrand, Sino all'ultimo trasporto; Jerry Lewis
Carroll, Alice nel paese dei picchiatelli; Marcel Prost, Alla ricerca
del tempo migliore.
brani tratti da
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2010-11-07/cari-lettori-aspettiamo-vostra-155223.shtml